Modalità di pagamento tasse di successione

Scopri come pagare l’imposta di successione in modo semplice

Modalità di pagamento delle tasse di successione

Come pagare le tasse di successione

Per pagare le tasse di successione devi prima presentare la dichiarazione di successione entro dodici mesi dalla data di apertura. Una volta ricevuto il calcolo dell’imposta dall’Agenzia delle Entrate, puoi procedere al pagamento.

Il modello F23 serve per versare l’imposta. Trovi i codici tributo specifici sul sito dell’Agenzia. In pratica inserisci i dati del defunto, i tuoi dati come erede e l’importo da versare.

Puoi puro rivolgerti a un intermediario abilitato, come un commercialista o un’agenzia di pratiche, che compila e paga per tuo conto. In ogni caso resta tua responsabilità saldare l’imposta entro le scadenze.

Dopo il pagamento, conserva la ricevuta del bonifico o del modello F23. Ti servirà per dimostrare l’avvenuto versamento in caso di controlli o contestazioni.

Se hai più eredi, ciascuno paga la sua quota. L’Agenzia calcola le imposte totali e poi divide l’importo in base alle quote ereditarie.

Forme di pagamento accettate per la successione

La forma principale è il bonifico bancario usando il modello F23. Puoi pagare direttamente allo sportello in banca o tramite home banking indicando i codici tributo.

Alcune Poste Italiane accettano il modello F23 anche allo sportello. Verifica sempre con l’ufficio postale della tua zona se aderisce al servizio.

Non è possibile usare il bollettino postale standard: serve il modello F23 specifico predisposto dall’Agenzia delle Entrate.

In alternativa, puoi usare i servizi online dell’Agenzia delle Entrate: accedi con SPID, CIE o CNS e compila il modulo F23 in formato elettronico, poi paghi con carta o addebito diretto.

Se ti affidi a un intermediario, il professionista versa per tuo conto e ti consegna la quietanza di pagamento.

Scadenze e rate per il pagamento dell’imposta

L’imposta va pagata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione. In mancanza di rateazioni, l’importo è dovuto in un’unica soluzione alla scadenza del termine.

È possibile chiedere la rateizzazione fino a un massimo di 48 mesi se l’imposta supera i 50.000 euro. La domanda va presentata all’Agenzia delle Entrate prima della scadenza dei 12 mesi.

La rateizzazione prevede interessi legali calcolati su base trimestrale. L’Agenzia fornisce il piano di ammortamento con importi e scadenze delle singole rate.

Se non chiedi la rateizzazione, perdi il diritto: l’intera imposta diventa immediatamente esigibile e scattano sanzioni in caso di ritardo.

Controlla sempre il calcolo: per importi rilevanti conviene chiedere la rateazione per diluire l’onere nel tempo.

Pagamento in agenzia o online

In banca o in posta puoi consegnare il modello F23 già compilato. Lo sportellista verifica i codici e lo invia. Ricevi la ricevuta cartacea.

Online, accedi all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate con SPID, CIE o CNS. Compili il modello F23 digitale e paghi con carta o addebito diretto.

Verifica prima di inviare: errori nei codici tributo o nei dati anagrafici possono validare il pagamento, lasciando l’imposta ancora dovuta.

Un intermediario (commercialista o CAF) può gestire tutta la procedura telematica. Puoi delegarlo con un semplice incarico scritto.

In ogni caso scarica e conserva la ricevuta XML o PDF del pagamento online, o la quietanza rilasciata allo sportello.

Conseguenze in caso di ritardo o mancato pagamento

Se superi la scadenza dei 12 mesi senza aver pagato o chiesto la rateizzazione, rischi sanzioni pari al 30% dell’imposta dovuta, con interessi legali fino al saldo.

L’Agenzia delle Entrate invia un avviso bonario o una cartella esattoriale. Devi saldare imposta, sanzioni e interessi entro 60 giorni dalla notifica.

In caso di mancato pagamento della cartella esattoriale, scatta l’espropriazione forzata sui beni ereditati o, se hai accettato pura e semplice, sui tuoi beni personali.

Per evitare problemi, puoi presentare istanza di rateizzazione anche dopo il termine, ma spese e interessi aumentano. Conviene sempre rispettare le scadenze iniziali.

Se noti errori nel calcolo dell’imposta, è possibile proporre ricorso entro 60 giorni dalla notifica della cartella. Fai attenzione ai termini per non perdere il diritto di contestazione.

Modalità di pagamento tasse di successione: guida pratica
Modalità di pagamento tasse di successione: guida pratica
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